Va bene che siamo ormai tutti telespettatori cinici. Va bene che "sappiamo come vanno le cose"... Va bene che siamo consapevoli di quanto poco rispetto ci sia per noi in giro.... ma essere presi palesemente per i fondelli, e' un tantino troppo.
Si e' appena conclusa a Saint Vincent la premiazione per le Telegrolle 2006 ( il premio per la fiction italiana istituito da "Tv sorrisi e canzoni") e sono appena usciti ( sempre su “Tv sorrisi e canzoni”) gli elenchi dei programmi che possono essere votati per ambire all’inclusione nelle tre nomination finali per categoria.
Credetemi, e’ una tragedia.
E’ talmente palese che non c’e’ nulla di limpido e cristallino, che oggettivamente ci si vergogna di crederci ancora a queste cose, sono piu’ comprensibili gli adulti che ancora aspettano Babbo Natale che scenda dal camino. L’ambiguita’ totale di certe scelte spezza ogni rapporto di fiducia, ogni speranza, e’ come gas avvelenato che inquina l’aria per sempre.
Certo siamo in ritardo, dovevamo accorgercene prima. Ma meglio tardi che mai.
Evitero’ di scendere nel dettaglio delle singole manifestazioni senno’ davvero non ne usciamo piu’, mi limitero’ ad alcune veloci e oscene considerazioni:
1)Com’e’ possibile che nella categoria “Miglior attrice di fiction” delle Telegrolle sia comparso il nome di una certa Dalila Ansalone che nessuno conosce? Una ricerca in rete ( non facile a dire la verita’) spiega che la bambina ( ha circa 10 anni) ha interpretato un solo episodio della fiction “L’ispettore Coliandro”, andata in onda in estate ( pubblico insufficiente). Ma il problema e’: com’e’ possibile che il grande pubblico, quello che IN TEORIA ha deciso, sapesse il nome e cognome di una bambina che ha fatto si e no 4 scene? Passi che un telespettatore decida di cercarlo in rete preso da una mistica affezione e votarla, ma la maggior parte ha fatto cio’? Non e’ possibile, semplicemente non e’ possibile. Dunque se ci tenevano, potevano darle il premio della critica. Ma far passare la sua nomination come plebiscito popolare e’ veramente indecente.
2)”Ris” e’ una fiction che ha successo, con ottimi trucchi di regia. Ma la sceneggiatura racconta favole. Eppure era in corsa per il premio di “Miglior sceneggiatura”, alle Telegrolle. Hanno vinto le demenzialita’ dei fratelli Vanzina per “Un ciclone i famiglia”. MEGLIO!!!! Li’ la comicita’ almeno e’ voluta, non ottenuta sotto le false vesti di una serieta’ impegnata.
3)Questione Telegatti. Li’ la lista e’ veramente una pagliacciata ma la cosa piu’ pagliaccia e’ che a deciderle, a decidere IN QUALITA’ per quanto riguarda la nostra tv, e’ stato Maurizio Costanzo del quale non voglio e non sono in grado di mettere in dubbio la professionalita’, ma ricordo a chi non lo ricorda che lui prima ha criticato i Reality per poi riempire dei loro fuoriusciti ogni genere di suo triste programma; prima ha criticato la Lecciso quando era quotidianamente in RAI e poi l’ha sostenuta quanto c’era quotidianamente Albano ( complimenti per la coerenza!); prima parla di qualita’, ne e’ i garante no? e poi non dice alla moglie di smetterla di mandare in onda il sabato sera sederi in bella vista di attori/calciatori/conduttori tastati da donne letteralmente in calore. Io non ho nulla contro un certo genere di Tv, ma se uno “si crede di essere qualcuno”, almeno agisse di conseguenza.
E qui mi fermo. Siamo alla frutta.