Recentemente ho fatto lavori di ristrutturazione in casa e, per spostare i mobili, ho dovuto svuotarli.
E' incredibile l'immensa, informe mole di contenuti che hanno vomitato sul tavolo e sul pavimento della stanza.
Come nel film horror "Blob" la massa tende a rigurgitare fuori, si espande pericolosamente, ne sono sopraffatta, mi sommerge, non riesco più a districarmi.
La notte non dormo, mi perseguita: sarò costretta a nasconderla di nuovo, me ne dovrò disfare... ma come? Dove?

Vorrei differenziarla: sezionare ogni oggetto, squartarlo, capire di che è fatto...
Il grande bianco albero di Natale ha fatto felici i miei figli per pochi anni e poi per altri 30 ha preso solo spazio e polvere.
Con la macchina per fare il pane mi sono tolta lo "sfizio" del pane caldo per qualche giorno, ora è là, ancora nella sua scatola, che mi interroga sulla sua prossima sistemazione...
Avrei dovuto noleggiarli, ora li potrei a mia volta dare in prestito a chi ne avesse bisogno.
Sta per venire Natale. Pensiamo bene a che cosa regalare: cibi buoni, biologici e non, che, dopo averci deliziato, spariranno; biglietti per il cinema, teatro, viaggi lunghi o brevi, regaleranno emozioni che non prenderanno spazio custoditi nella mente e nel cuore.
Non è più il tempo di possedere, accumulare, trattenere, ma di riciclare, scambiare e liberare.
Letizia Marino
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