Quando, a Napoli, un uomo prendere un bus intende
e, alla fermata, invano, a lungo attende
pur dall'Infostop sfottuto
che dà in arrivo il bus mai pervenuto,
allor lo senti lamentar dolente:
di stare a Napoli si pente;
per dispetto
mai pagherà il biglietto;
col governo ladro se la prende
che solo tasse dal cittadin pretende.
I numeri al lotto meglio giocare
e la macchina alfin dovrà usare.
E se a piedi decide di andare
buche, moto, scippi gli tocca di evitare
e quando di cani pesta gli escrementi,
ancor di più imprecar lo senti:
non si contenta il povero tapino
del sole, cielo, mare e mandolino.
Non canta più: "io te vurria vasare",
ma da Napoli pensa di scappare...
Oppur restare...
Ma cosa più sperare?
Letizia Marino
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